Cosa Visitare a Trapani e Provincia

Erice

Erice

Borgo medievale tra i più belli d’Italia, Erice mantiene inalterata la sua atmosfera incantata medievale. La pietra grigia, in una trama che si ripete senza fine, riempie tutti i suoi spazi e ci guida, alla scoperta di quasi cento monumenti, tra chiese e conventi, che ancora oggi è possibile ammirare e ci permette di meravigliarci dei bellissimi panorami inaspettati.

Selinunte

La città di Selinunte sorge su un promontorio, tra Marsala e Agrigento. Inizialmente abitata dai Sicani e poi dai Fenici, fu colonia greca a partire dalla metà (o dalla fine) del VI sec. a. C.
Il parco archeologico di Selinunte è oggi considerato il più ampio ed imponente d’Europa: si estende per 1740 km quadrati e comprende numerosi templi, santuari e altari.
Vicino la costa, si trova l’acropoli, sulla quale sorgono 4 templi: il tempio D, il tempio C, il tempio A, il tempio O. Su una collina situata ad est della cittadina, più internata rispetto all’acropoli, si innalzano altri 3 templi: il tempio G, il tempio F, il tempio E.
I templi di Selinunte sono costruiti tutti secondo i canoni dell’ordine dorico, lo stile architettonico greco più antico, le cui caratteristiche principali sono la semplicità e l’essenzialità, che dànno il senso dell’ordine e dell’immortalità divina, contrapposte allla fugacità e al caos del mondo sensibile.

Saline di Trapani

Un luogo caratteristico in provincia di Trapani, sono le Saline nelle quali viene ancora oggi svolta l'antica pratica dell'estrazione del sale. Le Saline rappresentano un forte legame tra il passato e il presente di queste terre con i loro pittoreschi mulini a vento che da antichi luoghi di produzione si sono trasformati in fonte d'attrazione per i turisti. Sono diventate inoltre Riserva naturale in quanto sono anche uno scrigno di biodiversità, in cui attività produttive e conservazione della natura coesistono.

Cretto di Burri - Gibellina

Cretto di Burri - Gibellina


La Sicilia è una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Tra le sue tante attrazioni, spicca il Cretto di Burri, un'opera d'arte che racconta una tragedia. Il Cretto si trova a Gibellina, una cittadina della Sicilia occidentale che fu completamente distrutta dal terremoto del 1968. L'artista Alberto Burri, che era originario di Città di Castello, in Umbria, fu profondamente colpito dalla tragedia e decise di realizzare un'opera che ricordasse le vittime e la loro sofferenza.
Burri iniziò a lavorare al Cretto nel 1981 e lo completò nel 1989. L'opera è costituita da un labirinto di blocchi di cemento bianco che ricoprono le rovine della vecchia Gibellina. Il cemento è stato realizzato con le macerie degli edifici distrutti dal terremoto.

Il Cretto è un'opera monumentale che invita alla riflessione. È un luogo in cui il dolore e la speranza si incontrano. È un luogo dove è possibile ricordare le vittime del terremoto e riflettere sulla fragilità della vita, è un'attrazione imperdibile per chiunque visiti la Sicilia. È un luogo che lascia un segno indelebile nella memoria.

Consigli pratici: Il Cretto si trova a circa 15 chilometri da Gibellina. È aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro. Per arrivare al Cretto, puoi prendere l'autobus o il treno da Palermo. La fermata dell'autobus si trova proprio davanti al Cretto, mentre la stazione ferroviaria si trova a circa 10 minuti a piedi.

Per visitare il Cretto, ti consigliamo di dedicare almeno un'ora. In questo modo, potrai passeggiare tra i blocchi di cemento e riflettere sull'opera d'arte.

Prima di iniziare la visita, ti consigliamo di leggere la storia del terremoto di Gibellina. In questo modo, potrai comprendere meglio il significato dell'opera di Burri.