Cosa Visitare a Palermo e Provincia

Palermo - Palazzo dei Normanni

Cappella Palatina - Palazzo dei Normanni

Il palazzo dei Normanni, che si trova in Piazza Indipendenza. Costruito per gli Emiri Arabi, fu abitato dai Normanni che lo espansero, e in successione dagli spagnoli. Al giorno d’oggi, è la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il suo è uno stile architettonico cosmopolita e conserva le tracce delle diverse culture che lo hanno abitato. Degli interni del palazzo, ciò che colpisce molto sono stati i suoi cortili, i giardini e la Sala di Re Ruggero con i suoi mosaici. Ma l’attrazione principale del palazzo dei Normanni è la cappella Palatina, un capolavoro in stile Arabo-Normanno-Bizantino con i suoi mosaici in oro. La cappella fu commissionata da Re Ruggero II per ospitare le messe della famiglia reale.

Per visitare il Palazzo dei Normanni potete fare riferimento al sito ufficiale www.federicosecondo.org

Palermo - La Cattedrale

Cattedrale di Palermo

La Basilica è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo, ma la patrona principale della città di Palermo è Santa Rosalia a cui è dedicata, interno della Cattedrale, la Cappella Reale Senatoriale nella quale si trova la preziosissima Urna d’Argento che custodisce il Sacro Corpo di Santa Rosalia. Esternamente molto bella presenta un mix di stili derivati dalle diverse culture e popoli che si sono succeduti a Palermo. All’interno si trova la tomba di Re Ruggero II e il tesoro della cattedrale dove sono custoditi la famosa e preziosa Corona di Costanza d'Altavilla, altri reperti del tempo normanno, preziosi reliquiari, ostensori, arredi, paramenti sacri etc…

Per visitare la Cattedrale di Palermo potete fare riferimento al sito ufficiale www.cattedrale.palermo.it

Palermo - Il Castello della Zisa

Palazzo della Zisa - Palermo

Il palazzo, iniziato da Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall’arabo “al-Aziz”, ovvero “splendido”. Ha subito diverse trasformazioni nei secoli, ma la più rilevante è sicuramente quella del 1635, dove vi furono apportate aggiunte in stile barocco, da parte di Giovanni Sandoval.

Esternamente è come un blocco cristallino suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre un vestibolo detto “Sala della fontana”, intorno ruotano gli appartamenti delle ali meridionali e settentrionali e ad ispirazione tipicamente islamica. Sull’arco di ingresso, invecesi trova un affresco barocco detto “diavoli della Zisa”, ovvero una serie di figure che secondo la tradizione è impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio.

Il pavimento della sala è attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all’esterno e ottagonali all’interno, in cui scorreva l’acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. La sala è interamente coperta da un rivestimento in marmo sovrastato da un mosaico a motivi naturalistici.

Di notevole interesse è il particolare sistema di ventilazione, costituito da camini che consentivano il refrigerio estivo. All’interno del castello è ospitato il Museo d’arte islamica, con reperti provenienti dall’area del Mediterraneo.

Cefalù - Il Duomo

Il Duomo di Cefalù, nome con cui è nota la basilica cattedrale della Trasfigurazione, è una basilica minore (denominazione onorifica concessa dal Papa).

Secondo la leggenda, sarebbe sorto in seguito al voto al Santissimo Salvatore da Ruggero II, scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazione sembra piuttosto la volontà di costruire una chiesa dinastica su modello carolingio normanno con torri gemelle e westwerk .

Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale..

L'edificazione ebbe inizio nel 1131 e nei decenni seguenti furono realizzati i mosaici nell'abside e sistemati i sarcofagi porfiretici che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della moglie. Federico II trasferì a Palermo i due sarcofagi reali nel 1215, riutilizzandoli per sé e per i suoi familiari. La chiesa fu consacrata ufficialmente il 10 aprile 1267. Nel Quattrocento tra le due torri fu inserito un portico a tre fornici, opera di Ambrogio da Como.

La figura dominante è quella del Cristo Pantocratore che dall'alto dell'abside mostra i suoi attributi cristologici: sulla destra alzata indice e medio uniti indicano le due nature del Cristo, divina e umana, mentre pollice, mignolo e anulare congiunti indicano il mistero della Trinità; la sinistra regge il Vangelo aperto sulle cui pagine si legge, in greco e latino: «Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre ma avrà la luce della vita» (Giovanni 8, 12).

Cefalù - Il Lavatoio Medievale

Fonte Immagine: Wikipedia

All’interno del centro storico di Cefalù troviamo il Lavatoio Medievale. Si accede attraverso una scalinata in pietra lavica detta “a lumachella”. Questa porta ad uno spazio parzialmente coperto, in cui trovano posto una serie di vasche in cui l’acqua convogliata del fiume Cefalino, sgorga attraverso ventidue bocche di ghisa di cui la maggior parte rappresentate da teste leonine.

Il lavatoio fu demolito nel 1514 e ricostruito in una posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e successivamente intorno al 1600 fu anche coperta la parte del fiume che scorreva a cielo aperto. Esempio di ingegneria idraulica medievale mostra la semplice ma ingegnosa tecnica di convoglio delle acque reflue che veicolate attraverso un piccolo antro sfociano direttamente a mare.

Una curiosa scritta posta sul lato destro dell’ingresso riporta il visitatore ad un’antica leggenda. È scritto: “Qui scorre Cefalino, più salubre di qualunque altro fiume, più puro dell’argento, più freddo della neve”. La leggenda narra che Cefalino fu generato dalle lacrime incessanti di una ninfa pentita di aver punito con la morte, il tradimento del suo amato.

Il Duomo di Monreale: un gioiello normanno da non perdere

La Sicilia è una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Tra le sue tante attrazioni, spicca il Duomo di Monreale, uno dei capolavori dell'architettura normanna in Italia. Fu fatto costruire da Guglielmo II di Sicilia, detto "il Buono", tra il 1172 e il 1176, come mausoleo per sé e per la sua famiglia. La chiesa è un capolavoro di arte e architettura, con un mix di stili che riflette le influenze culturali diverse che si incontravano nel Regno di Sicilia all'epoca.

L'esterno del Duomo è in stile romanico, con una facciata a tre portali e un rosone centrale. L'interno, invece, è in stile arabo-normanno, con un'abside rivestita di mosaici che raffigurano scene della Bibbia e della vita di Cristo.

I mosaici del Duomo di Monreale sono considerati tra i più belli del mondo. Sono realizzati con tessere di vetro colorato e sono disposti in modo tale da creare un effetto di profondità e movimento. I temi dei mosaici sono vari, e includono scene della creazione del mondo, della vita di Gesù, e dei santi.

Un'esperienza da non perdere: Il Duomo di Monreale è un patrimonio dell'umanità UNESCO e uno dei luoghi più visitati della Sicilia. È una testimonianza della ricchezza culturale e artistica del Regno di Sicilia, e un'attrazione imperdibile per chiunque visiti l'isola.

Se ti trovi in Sicilia, non perdere l'occasione di visitare il Duomo di Monreale. Lasciati incantare dalla sua bellezza e dalla sua storia.

Consigli pratici: Il Duomo di Monreale è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30. Il biglietto d'ingresso costa 10 euro. Per arrivare al Duomo di Monreale, puoi prendere l'autobus o il treno da Palermo. La fermata dell'autobus si trova proprio davanti al Duomo, mentre la stazione ferroviaria si trova a circa 15 minuti a piedi.

Come organizzare la visita: Per visitare il Duomo di Monreale, ti consigliamo di dedicare almeno un'ora. In questo modo, potrai ammirare con calma la bellezza dei mosaici e delle altre opere d'arte che la chiesa ospita. Prima di iniziare la visita, ti consigliamo di fare un giro intorno al Duomo per ammirarne l'esterno. La facciata è davvero imponente e ricca di dettagli. Una volta dentro, dirigiti subito verso l'abside, dove si trova la più grande collezione di mosaici del Duomo. I mosaici sono realizzati con tessere di vetro colorato e raffigurano scene della Bibbia e della vita di Cristo. Dopo aver ammirato i mosaici, puoi continuare la visita visitando le altre parti del Duomo, come il chiostro, il museo e la biblioteca.

Il Duomo di Monreale è un luogo davvero unico e imperdibile. Se sei in visita in Sicilia, non perdere l'occasione di visitarlo!

Bagheria: Una città d'Arte in Sicilia

Bagheria è una città della Sicilia, situata nella provincia di Palermo. È una città d'arte ricca di storia e cultura, e ospita numerosi monumenti e attrazioni turistiche.

Ecco un elenco dei principali Monumenti da non perdere a Bagheria:
- Villa Palagonia: Questa villa settecentesca è famosa per la sua architettura unica e le statue di mostri che adornano il giardino. La villa è aperta al pubblico e ospita spesso eventi culturali
- Museo dell’osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia: Questo museo d’arte contemporanea è ospitato in un edificio storico e presenta opere di artisti locali e internazionali
- Villa Valguarnera: Questa villa barocca è stata costruita nel XVIII secolo ed è famosa per i suoi giardini e le sue fontane 3.
- Museo Guttuso: Questo museo d’arte moderna ospita opere del famoso pittore Renato Guttuso 5.
- Secca della Formica: Questa spiaggia di ciottoli è situata vicino a Bagheria ed è famosa per le sue acque cristalline e la sua bellezza naturale
-La Chiesa di Sant'Agostino, una chiesa barocca del XVII secolo.

e tante altre, se sei in visita in Sicilia vieni a conoscere Bagheria!!!

Caccamo: il Castello Medievale

Castello Medievale di Caccamo

Se sei alla ricerca di una meta storica e suggestiva da visitare durante il tuo viaggio in Sicilia, non puoi perderti il Castello di Caccamo, uno dei più grandi e meglio conservati castelli medievali d’Italia. Situato a circa 10 km da Termini Imerese, il Castello di Caccamo domina dall’alto il borgo omonimo e offre una vista mozzafiato sulla valle del fiume Torto e sul lago artificiale di Rosamarina.

Il Castello di Caccamo ha origini antichissime: fu costruito nel XII secolo dai Normanni, ampliato dai Svevi e dagli Angioini, e infine trasformato in residenza signorile dai Chiaramonte e dai Moncada. All’interno del castello, potrai ammirare le numerose sale affrescate, le torri merlate, le cappelle, le prigioni e le segrete, oltre al famoso “pozzo della morte”, dove venivano gettati i nemici o i traditori. Il castello ospita anche un interessante museo di armi antiche, dove potrai vedere spade, archi, balestre, armature e altri oggetti bellici.

Il Castello di Caccamo è aperto al pubblico tutti i giorni, dalle 9:00 alle 19:00, con ingresso a pagamento. Il Castello è anche scenario di tante leggende e misteri tutte da scoprire ed è una tappa imperdibile per chi ama i luoghi ricchi di fascino e di storia, e per chi vuole scoprire un angolo di Sicilia meno conosciuto ma altrettanto affascinante. Non perdere l’occasione di visitare questo gioiello medievale e di immergerti nell’atmosfera di un tempo!


Cefala Diana

Cefala Diana è un piccolo comune della città metropolitana di Palermo, situato tra le colline dei Monti Sicani. Il suo nome deriva dal greco antico kefalàs, che significa “capo” o “comandante”, e dal nome di una famiglia nobiliare che possedeva il feudo nel Medioevo. Il paese ha origini molto antiche, risalenti all’epoca romana e bizantina, e conserva ancora testimonianze storiche e artistiche di grande valore. Tra queste, spiccano il castello normanno, che faceva parte del sistema difensivo dei Chiaramonte, e le terme arabe, le uniche in Sicilia, che sfruttano le acque sulfuree di una sorgente naturale. Il paese è anche famoso per la sua tradizione gastronomica, basata su prodotti tipici come il pane, il formaggio, il miele e i dolci. Cefala Diana è una meta ideale per chi cerca un luogo tranquillo e suggestivo, immerso nella natura e nella cultura siciliana.


Castelbuono: Un borgo Medievale ricco di storia e cultura

Castelbuono, un pittoresco borgo situato nel Parco delle Madonie, a circa 15 km da Cefalù. Castelbuono è famoso per il suo castello, eretto nel XIV secolo dalla famiglia Ventimiglia, che ospita il Museo Civico e la Cappella Palatina, dove si conservano le reliquie di Sant’Anna, la nonna di Gesù. Il castello è circondato da un centro storico caratterizzato da viuzze, chiese, palazzi nobiliari e fontane. Tra le attrazioni da non perdere ci sono la Chiesa Madre, dedicata a San Francesco d’Assisi, la Chiesa di San Giacomo Maggiore, con il suo portale gotico, e il Santuario di Santa Maria del Monte, raggiungibile con una passeggiata panoramica. Castelbuono è anche rinomato per la sua gastronomia, basata su prodotti tipici come il pane, il formaggio, il miele, i funghi e le castagne. Non puoi andartene senza aver assaggiato la manna, un dolce sciroppo ricavato dalla linfa degli alberi, e il panettone, una specialità locale diversa da quella tradizionale. Castelbuono è una meta ideale per chi ama la natura, la storia e la cultura, e offre anche la possibilità di partecipare a eventi e manifestazioni, come il Festival Internazionale di Jazz, che si tiene ogni anno in agosto. Se vuoi vivere un’esperienza unica e indimenticabile, tra storia, cultura e gastronomia vieni a visitare Castelbuono!

Lercara Friddi: le origini di Frank Sinatra

Lercara Friddi, un incantevole paesino siciliano arroccato tra le montagne, potrebbe non essere sulla mappa turistica standard. Ma per gli appassionati di musica e gli amanti della cultura italo-americana, nasconde un tesoro: il My Way Museum, dedicato al leggendario Frank Sinatra. Questo museo unico nel suo genere è il primo in Europa a esplorare in profondità la vita e la carriera di "The Voice". Passeggiando attraverso le sue sale, vi troverete catapultati in un viaggio nel tempo, dalle umili origini siciliane della famiglia Sinatra alla brillante ascesa di Frank ai vertici del mondo dello spettacolo.

Più che un museo, una storia di famiglia: Non aspettatevi solo dischi d'oro e locandine scintillanti. Il My Way Museum va oltre, svelando il legame profondo tra l'uomo e la sua terra natale. Vedrete i certificati di battesimo dei nonni di Frank, provenienti da Lercara Friddi, e conoscerete le difficoltà e le speranze dei tanti immigrati siciliani che hanno cercato fortuna in America.

Cimeli unici e un'atmosfera speciale: Ma il museo non è solo una lezione di storia. Potrete ammirare oggetti personali di Sinatra, come una pipa incisa e un abito indossato sul palco, e immergervi nell'atmosfera del suo tempo grazie a foto d'epoca e filmati d'archivio.

Oltre il museo: La visita al My Way Museum è solo l'inizio di un'esperienza indimenticabile a Lercara Friddi. Passeggiate tra le stradine del borgo, respirando la stessa aria che ha respirato Sinatra da bambino, e assaggiate la deliziosa cucina locale, fatta di sapori autentici e genuini. Inoltre si possono visitare:

Piana degli Albanesi: Un angolo di Albania in Sicilia

Piana degli Albanesi - Portella della Ginestra

Piana degli Albanesi, situata alle pendici del Monte Pizzuta in provincia di Palermo, è un comune unico nel suo genere. Fondato nel XVI secolo da profughi albanesi in fuga dalle persecuzioni ottomane, conserva ancora oggi la lingua, le tradizioni e il folklore albanese.
Piana degli Albanesi fu pure teatro di un capitolo oscuro della storia siciliana. Il 1° maggio 1947, la località di Portella della Ginestra, nei pressi di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, fu teatro di un evento tragico che segnò la storia della Sicilia: la strage di Portella della Ginestra. Mentre i contadini del luogo si erano riuniti per celebrare la Festa dei Lavoratori, un gruppo di banditi guidato da Salvatore Giuliano aprì il fuoco sulla folla inerme. L'attentato provocò la morte di undici persone e numerosi feriti. Le motivazioni e i mandanti della strage rimangono ancora oggi avvolti nel mistero. Si ipotizzano collegamenti con la mafia e le tensioni politiche del periodo, ma non c'è mai stata una verità giudiziaria definitiva. Oggi, a Portella della Ginestra sorge un monumento commemorativo dedicato alle vittime della strage. Ogni anno, il 1° maggio si svolgono cerimonie per ricordare questo tragico evento e ribadire l'importanza della lotta per la giustizia e la legalità.

Un viaggio tra due culture:

  • Lingua arbëreshë: A Piana degli Albanesi si parla ancora l'arbëreshë, una variante arcaica dell'albanese. Insegnare e preservare questa lingua è una delle missioni principali della comunità.
  • Rito bizantino: La maggior parte della popolazione segue il rito bizantino, con le sue suggestive liturgie e iconografie. La Cattedrale di San Demetrio Megalomartire, con le sue cupole a cipolla, è un esempio emblematico di questa tradizione.
  • Tradizioni e folklore: I costumi albanesi, i canti popolari e le danze tradizionali come la "tarantella" albanese sono ancora vivi e si possono ammirare durante le feste paesane.

Un borgo da scoprire:

  • Museo Civico: Espone reperti archeologici, abiti tradizionali e oggetti d'arte che raccontano la storia e la cultura arbëreshë.
  • Palazzo Adriano: A pochi chilometri da Piana degli Albanesi, sorge questo borgo antico, famoso per la Villa Romana del Casale, patrimonio mondiale dell'UNESCO.
  • Paesaggi montani: Il territorio circostante offre panorami montani mozzafiato e sentieri escursionistici per gli amanti della natura.

Un'esperienza culinaria unica:

  • Piatti tipici: La cucina di Piana degli Albanesi è un mix di sapori siciliani e albanesi. Da provare la "sarda a beccafico", la "pasta cu l'agghia" e i "buccellati".
  • Dolci: I dolci albanesi sono un vero peccato di gola, con i "mustazzoli" e le "pittuli" che conquistano il palato.

Consigli di viaggio:

  • Come arrivare: Piana degli Albanesi è raggiungibile in auto da Palermo in circa un'ora.
  • Quando andare: Il periodo migliore per visitare Piana degli Albanesi è la primavera e l'autunno, quando il clima è mite e piacevole.